Baby Sitter, Tata, Pianti, Urla, Rifiuti, Cosa c’è Dietro un Capriccio

La Baby Sitter con Esperienza e la Tata Qualificata con Esperienza sanno cosa sono i capricci, sanno cosa vuol dire quando i bambini iniziano a piangere, urlare, quando si impuntano; sanno cosa sono i musi lunghi.

Quando i bambini fanno scenate che snervano e mettono a dura prova l’equilibrio psichico di mamme e papà e spossano anche il bambino, la Baby Sitter Esperta o la Tata Esperta sa come gestirle.

Sa come gestire situazioni delicate nelle quali sembra che il bambino diventi un tiranno prepotente, che stia cercando di imporre la sua volontà, di fare di testa sua dove è necessario che la Babysitter o la Tata mostri fermezza, non cedendo per nessun motivo ma senza perdere la pazienza.

Una Baby Sitter Qualificata, o la Tata Qualificata, sanno benissimo che il capriccio, in realtà, è una situazione di disagio per il bambino.

Secondo il Dizionario di Psicologia curato da Umberto Galimberti i capricci sono: “la manifestazione improvvisa e incontrollata di rabbia e aggressività, generalmente impotente, adottata come risposta ad una frustrazione“.

In pratica il bambino ha una reazione anomala che interferisce o disturba le attività, le aspettative, i tempi e i desideri degli adulti, siano essi i genitori o la Babysitter o Tata.

Non bisogna mai farsi trovare impreparati, spiazzati o imbarazzati, gestire il capriccio in modo corretto è fondamentale perché è un’espressione di forti emozioni del bambino che può scuotere profondamente l’adulto.

Se si reagisce nel modo sbagliato sin dal primo capriccio, il bambino assimila l’imbarazzo e l’indecisione dell’adulto, sia esso il genitore o la Baby Sitter o la Tata, lo traduce come un momento di debolezza e reagisce con atti impulsivi che sono dettati unicamente dalla tensione e dal disagio del momento.

In molti sono portati a credere che bizze e scatti d’ira sono in una determinata fascia d’età del bambino, in genere dai 2-3 anni; poi scompaiono durante la crescita.

Scegliere questa interpretazione porta l’adulto a non intraprendere alcun tipo di provvedimento dal momento che tali comportamenti sono inevitabili; vengono quindi ignorati rimanendo fermi sulle proprie regole.

Ci si autoconvince che scompariranno con il cresce.

Sono in molti a credere che i migliori metodi educativi si basano proprio sullo spauracchio del capriccio e del vizio e quindi si intraprende la strada della fermezza:

  • Non si mai deve cedere ai capricci;
  • Si deve lasciar piangere, il pianto non ha mai fatto male;
  • Le regole sono regole e vanno rispettate fin da piccoli.

Potremmo scrivere una lista lunghissima e molto fantasiosa in merito.

Però l’esperienza e le competenze professionali di chi ha studiato e lavora con i bambini da tanto tempo, come la Baby Sitter Esperta, o la Tata Qualificata ed Esperta, sanno che il capriccio deve essere interpretato in un modo diverso, ci si deve mettere nei panni del piccolo.

Quando un bambino diventa intrattabile e dispotico il motivo è da ricercare nell’ambiente esterno; è stanco, annoiato, insoddisfatto, probabilmente perché costretto in luoghi o situazioni non adatti a lui, quindi cercherà attenzione.

Se si ostina a non fare quello che gli viene richiesto è quasi sicuramente perché sta esprimendo la sua difficoltà a fare quella cosa, a separarsi da qualcuno o a entrare in relazione con altri; urla e pianti devono essere interpretati come una tensione vissuta nel clima del momento.

Per questo motivo è importante affidare i propri bambini a Baby Sitter con Esperienza e a Tate Qualificate con Esperienza; loro sanno che ci sono sempre dei motivi

I bambini non conoscono ancora modalità più educate per esprimersi, ma hanno il diritto di essere ascoltati, compresi e soddisfatti; il “capriccio” è una richiesta fatta in un momento di crisi che viene espressa con modalità e forme di cui si dispongono durante l’infanzia.

Non esistono bambini “tiranni” o “cattivi”, esistono bambini in difficoltà, quelli che vengono definiti “capricciosi” in realtà tentano di comunicare le loro vere necessità infantili.

Nel 1946 il Dott. Benjamin McLane Spock, uno dei più illustri e famosi Pediatri Americani, considerato il padre fondatore della nuova teoria sull’educazione dei bambini, pubblicò il famoso: Common Sense Book of Baby and Child Care.

Con questo libro, nel tentativo di rinnovare le vecchie teorie sull’educazione repressiva, propose un diverso concetto di capriccio; rivisto come atteggiamento da interpretare, comprendere e quindi correggere con il dialogo e non da reprimere con severità e autorità.

Ovviamente il Dott. Spock fu accusato di aver creato una generazione di fannulloni e teppisti con l’eccessivo permissivismo; al di là delle semplificazioni che portarono al fraintendere le sue teorie, non si può non riconoscere la vera novità che ci ha dato sul modo di intendere l’educazione.

Alla base di tutto c’è che il bambino e le sue esigenze vengono messe al centro dell’interesse; dello stesso avviso sono stati anche altri grandi studiosi del comportamento come Freud, Piaget e Betthleim.

Queste considerazioni sono importanti per far riflettere sul rapporto con i bambini; non ci sono magiche ricette comportamentali, ogni bambino, ogni genitore e ogni rapporto, devono essere considerati unici. 

 

Gestire Capricci dei Bambini